Samuele Bersani – Ricordi
Non dimentico che una notte dal letto son caduto e nel sogno io stavo volando da orizzonte a orizzonte mantenuto da un vento e da un coraggio che a terra finora non ho avuto.
Non dimentico che una notte dal letto son caduto e nel sogno io stavo volando da orizzonte a orizzonte mantenuto da un vento e da un coraggio che a terra finora non ho avuto.
Ci sono luoghi che mi rimarranno nel cuore e altri che abiteranno per sempre nella mia anima: questi son quelli in cui sono stata con te, luoghi emozionali che mi hanno arredato di ricordi.
Quando ero piccolo mi divertivo a giocare alla guerra, oggi mi fa paura. Quando ero piccolo dicevo bugie per sembrare grande, oggi le dico per nn sembrare piccolo. Quando ero piccolo nn capivo le litigate dei grandi, oggi litigo quando cerco di capire. Quando ero piccolo, sognavo la vita da grande, oggi faccio i conti con la realtà.
Quanto sono subdoli, riescono perfettamente a mimetizzarsi nella quotidianità di un oggetto dimenticato nel cassetto, nella banalità delle parole di una canzone che distrattamente passa in radio, nella stanchezza di un tramonto. Restano nascosti nell’oscurità dei vicoli ciechi dell’animo per giorni, mesi, anche delle vite intere per poi palesarsi in tutta la loro sadica maestosità, liquefacendosi e solcando il tuo viso come un aratro arrugginito su terra friabile. Tu sei lì, inerme, a farti travolgere, barchetta di carta nel ruscello, ad osservare stupefatto la tua vita in fiamme e un secchio di lacrime in mano per spegnerle, incapace di ricordare che devi dimenticare. E li chiamano semplicemente ricordi.
E mi chiesi se un ricordo sia qualcosa che hai o qualcosa che hai perduto.
Sogno a colori, sogno a versi… storie a tema e storie misteriose che si perdono nel mio mondo… galleggiano fiori nel cielo, vedo montagne sui tetti… i sogni non hanno confini.
Come è bello ascoltarsi osservando l’immensità del mare e le emozioni che si susseguono con i pensieri che portano immagini, momenti di vita vissuta.