Sandro Veronesi – Arte
Sopporto che si ignorino gli artisti ma che barbarie celebrare il nulla.
Sopporto che si ignorino gli artisti ma che barbarie celebrare il nulla.
Appendere un quadro al muro è come ascoltare la stessa canzone tutto il giorno.
È un frammento di un cristallo di pura arte, verità, menzogna o vita il verbo…
Vado a passeggiare nella foresta di Fontainebleau, faccio indigestione di verde, devo pur liberarmi di questa sensazione in un quadro.
L’uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire.
Non mi ritengo artista perché devo ancora capire cos’è l’arte.
Non ci sono regole nella pittura, nella scultura, nella poesia. Vincolare queste espressioni artistiche alle regole scritte da altri, equivale a rendere l’estro artistico schiavo di chi l’arte non sa praticare. Le uniche regole sono la bellezza e l’armonia che non possono essere codificate perché incontrollate espressioni dell’animo.