Sant’Agostino – Vita
L’ira e un’erbaccia, l’odio è l’albero.
L’ira e un’erbaccia, l’odio è l’albero.
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e fugge via.
La vita non è vita senza un sogno, ma ancor meno è un sogno senza vita.
Non ascoltare le mie parole, potrebbero essere solo chiacchiere. Guardami negli occhi per scoprire “la verità di me.”
Il seguito ve lo racconterò quando lo vivrò, per il momento continuate ad inventarvi la mia vita che io intanto la vivo.
In fondo, l’immensa maggioranza degli uomini, sono come prigionieri;con tutte le porte e le finestre chiuse,e così allora si sentono soffocare; e benché abbiano la chiaveche apre quelle porte equelle finestre,non se ne servono,perché hanno paura.Hanno paura di perdersi.Vogliono restare quello che chiamano se stessi.Amano la loro menzogna e la loro schiavitù.Qualcosa in loro le ama e vi restaaggrappato.Continuano ad avere l’impressione che senza i loro limitinon esisterebbero più.
Non ho mai scommesso sui cavalli, ma mi è sempre piaciuto pensare alla vita come a un’ippodromo e l’amore come a una corsa. Se punti sul cavallo giusto, vinci. Il punto in verità è che non esistono cavalli vincenti, non se ne esce mai vincitori. La vita è più un’arena, come quella degli antichi romani, e noi siamo gladiatori. Combattiamo, sudiamo, soffriamo, e alla fine, chi prima, chi dopo, cadiamo tutti. E se pensate che la vera sconfitta non sia cadere, quanto più non rialzarsi, vi sbagliate di grosso: quelle sono le scelte più ovvie, e chi si rialza lo fa solo in attesa che un altro colpo venga sferrato, e cada di nuovo. La vera sconfitta la vivi quando hai tanta paura sia di cadere che di rialzarti: resti a terra, ti fingi morto, eviti ogni contatto, ogni rischio e sopravvivi. Non vivi, ma sopravvivi. Così la vita, così l’amore, quando hai sofferto tanto da aver paura di vivere e d’amare, sopravvivi.