Sara Brillanti – Ateismo
Perché essere credenti per definirsi esseri viventi?
Perché essere credenti per definirsi esseri viventi?
Dio è coscienza. È lo stesso ateismo degli atei. Perché, nel Suo infinito amore, Dio permette all’ateo di esistere.
Se domani il Papa minacciasse di scomunicare i cattolici che se ne fregano di rispettare le regole del cattolicesimo (pensiamo al sesso prematrimoniale, al divorzio ecc.), la Chiesa cadrebbe in pochi decenni… se si regge ancora in piedi è proprio perché fa finta di non vedere, accettando l’ipocrisia del cattolico medio che si ricorda di essere cattolico solo quando gli conviene.
Certo che Dio è davvero un pessimo scrittore: il suo romanzo è presente in quasi tutte le case di quelli che dovrebbero essere i suoi fan, eppure nessuno se lo fila. Infatti è più facile trovare un cristiano che abbia letto Harry Potter, piuttosto di uno che conosca a fondo la Bibbia.
Non bisogna scusarsi di essere atei. Bisogna, al contrario, andarne fieri, a testa alta, perché…
La vita respira di peccato e muore di moralità.
Quando oltre alle parole si esauriscono pure le lacrime, allora il tuo cuore se n’è già andato. Altrove.