Sara Brillanti – Ateismo
L’ateo è colui che crede a quello che vede e non vede quello che non c’è.
L’ateo è colui che crede a quello che vede e non vede quello che non c’è.
Felice è chi non perde lo sguardo verso orizzonti infiniti e sconosciuti, ma chi riesce a vedere la luce nella propria ombra.
L’unica certezza che hanno gli atei è a di non poter provare la non esistenza di Dio.
Non mi sento di qualificarmi ateo per non sentirmi limitato; non mi sento di qualificarmi un credente di quel Dio comunemente prospettato, per non sentirmi ancor più limitato; sento di avere dei limiti anche se di essi me ne resta poco chiara l’ampiezza; sento che al di là dei miei limiti c’è una infinità di cose che non mi è dato al momento di capire ma, applicandomi, potrò in parte capire, ampliando conseguentemente i miei limiti; al di là di quest’ultimi, quello che c’è, solo Dio lo sa!
Credo sia veramente difficile per un credente interpretare questo mondo con la sua dilagante e impunita malvagità, frutto del libero arbitrio, ci sono domande le cui risposte benché logiche e razionali non si allineano con gli imperscrutabili pensieri di Dio.
Una volta credevo in qualcuno e mi sentivo uno, oggi non credo in nessuno e mi chiedo se sono qualcuno.
Anche il non credere è, alla sua maniera, una credenza.