Sara Brillanti – Vita
Vivere sperando di morire è come partecipare a una maratona dove sai che camminerai soltanto.
Vivere sperando di morire è come partecipare a una maratona dove sai che camminerai soltanto.
Ho bisogno di persone che arrivano e restano, di quelle dimenticano la valigia in un angolo e che, dopo aver spalancato la porta, ti stringono forte in un abbraccio. Ho bisogno di persone che ti accendono la luce nei momenti bui, di quelle che, non importa per chi, hanno il coraggio di prestarti i loro occhi per piangere con te. Ho bisogno di persone che non partano di nascosto al mattino presto, senza fare poi alcun rumore per paura di svegliarti, ma di qualcuno che indossi delle pantofole, che si metta comodo, sentendosi, in me, a casa.
Abbiamo tutti un dono ed è quello della vita. Alcuni lo rispettano e percorrono il loro cammino nella consapevolezza che non avranno un’altra occasione e si godono ogni giorno. Altri si dimenticano di questo e la sprecano valutando, giudicando e distruggendo la vita di altri. La maggior parte delle volte proprio quella di coloro che vivono nella gioia e nella serenità. Circondati da persone che li amano e gli stimano.
Spesso l’uomo giudica basandosi sull’apparenza. La sostanza delle cose, invece, dovrebbe essere base e fondamento di ogni giudizio umano.
Se camminando sul bagnasciuga il tuo passaggio verrà reso anonimo dalla schiuma di onde finite, ricorda che il tuo pensiero può volare alto forte nel vento illimitato.
Non c’è religione che tenga per un ateo che si sostenga.
Fate il possibile per rimanare nell’oggi e nel presente. Rivivere il passato o pensare a quello che verrà non giova alla mente, si rimane ripetutamente bloccati con le stesse preoccupazioni, pensieri e frustrazioni. Prestare attenzione a quello che vi circonda, invece, vi riporta a quello che sta avvenendo in quel preciso momento, con 20.000 pensieri in meno, e la mente più concentrata.