Saverio Ferrara – Sogno
Sollievo e felicità. Il sogno che vorresti non finisse mai.
Sollievo e felicità. Il sogno che vorresti non finisse mai.
Il sogno è tastare con la punta del piede il vuoto che ci separa dall’impossibile.
Saltava di sogno in sogno con quella spensieratezza di cui solo i bambini sono capaci, con quell’ingenua convinzione che prima o poi qualcuno di essi gli avrebbe macchiato la realtà.
Tu eri rapido, Morar, come un capriolo sulla roccia, terribile come una fiamma notturna nel cielo. La tua collera era una tempesta, la tua spada nella battaglia, un lampo sulla landa. La tua voce sembrava il torrente dopo la pioggia, il tuono grondante tra le montagne. Molti caddero sotto il tuo braccio; la fiamma della sua ira li consumò. Ma quando tu ritornavi dal combattimento, com’era calma la tua fronte! Il tuo viso era come il sole dopo la tempesta, come la luna nella notte silenziosa; il tuo seno era tranquillo come il lago quando è cessato il rumore del vento.
Da piccolo puoi nasconderti dietro un sogno, da grande sei costretta ad affrontare la realtà.
I sogni veri si costruiscono con gli ostacoli. Altrimenti non si trasformano in progetti, ma restano sogni. La differenza fra un sogno e un progetto è proprio questa.
La natura ci ha dotato dei sogni come palliativo alla ferocia della realtà.