Saverio Frangella – Destino
Non affannarti… ciò che è scritto… è scritto.
Non affannarti… ciò che è scritto… è scritto.
Passo dopo passo, tentiamo di controllare il nostro destino, quando infine cominciamo a vivere è oramai troppo tardi.
Se ciascun l’interno affanno portasse scritto in fronte, quanti che invidia fanno farebbero pietà!
Lega il mio cuore al tuo battito e libera le nostre voci.
Non rimpiango ciò che sono stata, ma ciò che avrei potuto essere se solo me ne fosse stata data la possibilità.
Siamo legati con invisibili vincoli ai nostri timori. Siamo il burattino e il burattinaio, vittime delle nostre aspettazioni. Fili serici fan muovere braccia e gambe che ricadono flosce e inerti. Balliamo seguendo la musica delle nostre paure, corpi rattrappiti in se stessi, bambini che si nascondono fingendo di credere che sotto quel masso dietro a quell’albero non importa dove, in ogni luogo qualcosa si sottragga al nostro dominio. Siate padroni di voi, penetrate nel vostro essere per cogliere il battito della vita. Spezzate i vincoli che v’inceppano, allungate la mano per afferrare l’ignoto, avventuratevi nel buio spalancate le braccia all’abbraccio dell’aria, fatene un paio d’ali per librarvi in cielo.
Capitano nella vita quei momenti nei quali l’unica cosa da fare è lasciarsi andare e vedere appunto come andrà.