Sebastiano Borsatti – Libri
Sono gelosissimo dei libri che leggo. È come se l’autore li avesse scritti con il solo scopo di plasmare un uomo che rasenti la perfezione.
Sono gelosissimo dei libri che leggo. È come se l’autore li avesse scritti con il solo scopo di plasmare un uomo che rasenti la perfezione.
Sono meglio cento crude verità che un solo dubbio atroce.
Non si scrive un libro perchè si vuole dire qualcosa; si scrive un libro perchè si ha qualcosa da dire.
Una cosa che avevo imparato nell’ultimo paio d’anni era che non c’è niente che non puoi mandare in culo, se ti impegni abbastanza.
Avrebbe voluto sapere che cosa stava facendo adesso alla festa di Gabbe, quando era il suo compleanno. Che numero di scarpe portava e se aveva mai sprecato un secondo del suo tempo a pensare a lei.
Poi però accadde qualcosa di strano. Ricordi consegnati da lungo tempo ai più oscuri recessi della mente presero a filtrare dalle crepe. Le immagini saltavano fuori dal nulla in ordine sparso ma perfettamente nitide, come se non fosse passata una vita da allora. E presto quelle prime gocce esitanti si mutarono in diluvio. Interi dialoghi, parola per parola, sfumatura per sfumatura, come le scene di un film.
Che bello essere per una volta il dominante ostile che si prende il suo dannato pezzo più grande. Che liberazione essere io, stavolta, lo stronzo.