Sebastiano Rastiello – Tristezza
Vedere il dolore altrui non significa riuscirlo a capirlo, ma solo riuscire a comprenderlo.
Vedere il dolore altrui non significa riuscirlo a capirlo, ma solo riuscire a comprenderlo.
Un altro giorno se n’è andato, piatto, insipido nel suo vuoto, senza novità, senza nessun tipo di sussulto, come del resto lo sono tutti i giorni, in attesa di novità, aspettando quel cambiamento che ti scuota la vita, distogliendoti da quella sua, solita, routine quotidiana, nella speranza che questo avvenimento sia sempre dietro l’angolo di ogni giorno, in agguato, pronto a colpirti, ma tu sei lì che speri, speri, e ancora speri, ma intanto i giorni passano uno dopo l’altro, soliti, simili a se stessi, andando però comunque avanti, domandandoti se mai qualcosa realmente avverrà, ma forse chissà, magari prima o poi…
Sono stanca di tremare da sola.
Ho perso il sorriso e la vita tante volte, pur continuando a respirare e a piangere. La verità è che non ne valeva nemmeno la pena. Bisogna imparare a soffrire bene, anche questo fa parte dell’arte di vivere.
Leggevo nei suoi occhi tristi il dolore, il suo cuore aveva ferite e la sua anima era in tormento; nessuno sapeva, né leggere ne udire l’urlo della sua anima, il silenzio cela i rumori più forti!
Quanto viviamo, soffriamo. Nonostante, corriamo dalla morte. Ci piace il dolore.
Il mio dolore è il mio migliore amico. Ha fatto di me un uomo.