Sergio Antonielli – Guerra & Pace
La smania di preda era costata la vita anche ai vincitori.
La smania di preda era costata la vita anche ai vincitori.
Una promessa vorrei… niente più guerre fra noi.
La guerra è finita; è il momento di abbassare le armi ed aprire il fuoco!
Per quanta acqua il nostro mondo possa contenere, l’uomo preferisce combattere il fuoco con il fuoco. Il mondo continuerà a bruciare e l’uomo affogherà.
Mille volte in guerra aveva affrontato la morte alla luce del sole. Ora una paura sconosciuta e ben maggiore lo spingeva a strisciare nel buio. La paura di essere stato dimenticato. Non c’è nulla di più terribile per l’uomo.
Dobbiamo avere il coraggio di chiamare quello che molti definiscono terrorismo internazionale con il suo nome, cioè islamico. Il terrorismo internazionale non esiste, esiste un terrorismo nazionale ed uno islamico.
Umanità, sei tesa come una corda di violino pronta a suonare la sua ultima nota disperata di pace. Là il guerriero popolo si rifugia all’ombra di bombe inesplose: lì è la pace, il ribelle animo umano sente l’eco della propria fragilità di essere e si perseguita con falsi cartelli dai forti poteri; deboli di libertà umana. Libertà è ciò che ogni uomo chiede: ed è disperazione nel dire la propria opinione libertà gridata dai mille volti, da ogni razza sia essa armata amata o pacifista; solo questo per vivere.