Silvana Pagella – Ricordi
I ricordi più dolci che serbiamo nel cuore sono quelli della nostra infanzia lontana.
I ricordi più dolci che serbiamo nel cuore sono quelli della nostra infanzia lontana.
La memoria è la nostra identità, una storia fatta di piccoli eventi in apparenza banali, ma carichi di significati, di simboli e di metafore che, se interpretati, danno la vera dimensione della nostra vita.
I ricordi sono note musicali, scritte ogni giorno su di un pentagramma chiamato cuore e raccolte in uno spartito, intitolato vita.
Non importa se i ricordi fanno male. Vanno sempre rispettati e Amati perché fanno parte di noi, della nostra vita, del nostro cuore; senza di loro potremmo non essere più la stessa persona. Può essere un male od un bene, io questo non lo posso sapere per tutti, ma nel mio caso invece è stato solamente un bene: alcuni di essi mi hanno fatto capire la persona che non diventerò mai, altri invece sono stati come abbracci luminosi che, stringendo il mio cuore con una tale intensità, hanno cosparso tanta di quella Luce da riuscire a lenire profondamente le ferite della vecchia me stessa. È stato quando ho accettato i più dolorosi ricordi con un cuore un po’ razionale, che ho capito quanto possono rendermi una persona migliore e più forte di quanto potessi lontanamente pensare. Non potrei mai dire che questo vale per tutti, ma il dolore si sa che arriva solo per un motivo nella nostra vita: insegnarci a vivere nonostante tutto. E proprio per questo motivo, credo che il passato non deve mai essere dimenticato, semmai lasciato tra gli infiniti sentieri dell’anima.
Un ricordo può avere un giorno, o anni. Quando lui torna a trovarti, ha sempre la stessa età: adesso.
Non c’è futuro senza memoria; i ricordi di ieri sono i desideri di domani.
La memoria a volte fa dei regali, un bel ricordo pensando a te.