Silvana Stremiz – Anima
Non puoi togliermi quello che mi hai “donato” perché di esso si nutre la mia anima, e se vedi scendere una lacrima sta sussurrando ancora una volta “ti voglio bene”.
Non puoi togliermi quello che mi hai “donato” perché di esso si nutre la mia anima, e se vedi scendere una lacrima sta sussurrando ancora una volta “ti voglio bene”.
La ragazza che imparò a colorare il buio.
Scorre lento il fiume dell’oblio in questa notte al sapore d’assenzio. Oltre la veste, assopite nell’oscurità, verità inespresse. Sulla riva, giace inerte, il testimone indifeso, scruta l’orizzonte, adesso il tempo è maturo. L’anima rifiorisce incrociando una nuova primavera.
Credo che l’anima soffrendo si evolve. È più l’anima si evolve aumentino le sofferenze. Cosa possa essere più sofferente per una donna perdere un figlio? Oppure una madre che passa la vita vicino un letto di un bambino malato? Cosa c’e di più doloroso? Secondo me, queste anime hanno raggiunto l’apice dell’evoluzione. E dopo cosa c’e? Queste anime evolute dove vanno? Diventino le stelle che illuminano il cammino tanto difficile e sofferente ad altre anime perse che non hanno trovato la loro strada nella loro evoluzione.
I pensieri vestono l’anima, i sentimenti la spogliano.
Mescola insieme tuoi sogni e la tua allegria, il tuo ottimismo e la tua caparbietà. Non mollare mai il traguardo finale sarà di grandioso.
Ho atteso una vita la tua anima. Me l’hai offerta candida e immensa per poi riprendertela senza pietà.È stato come porgere dell’acqua a una persona in mezzo al deserto e dopo la prima goccia portargliela via…