Silvana Stremiz – Figli e bambini
Bastano davvero i figli a saziare le rinunce, riempire i vuoti e rammendare tutte le ferite?
Bastano davvero i figli a saziare le rinunce, riempire i vuoti e rammendare tutte le ferite?
Gli uomini sono strani: proclamano Dio bestemmiando ogni giorno, se non con le parole con le azioni.
I bambini sono la musica innocente di un mondo ormai contaminato.
Incontrandoti mi sono persa nel tuo immenso.
Sei andato a scuola e ti hanno detto “siedi al tuo posto”, e già lì hai smesso di credere che il tuo posto sia dappertutto.
Una notizia che ti sconvolge, ti spiazza, ti amareggia.Tutto quello che avevi immaginato, sognato… svanito nel nulla.E lacrime, singhiozzi che nessuna parola riesce a calmare, la testa affondata nel collo del mio compagno, stretti più che potevamo impauriti per una vita che allora mai avremmo creduto di poter affrontare.Poi siamo corsi da te e ricordo che durante il tragitto ho pensato a lungo a cosa avrei fatto, a come avrei reagito e l’ansia cresceva: mi ero persino preparata le parole da dirti.Nulla, non ho detto nulla. Ho sentito solo che ormai il mio amore per te aveva “spiccato” il volo e null’altro mi importava che accarezzarti e “tenere” forte quelle microscopiche manine, perché non potevo fare di più.Poi piano piano, la nostra vita insieme a te: ci sono ancora singhiozzi, ma tante risate e occhi che brillano. I tuoi.Solo che a volte il ricordo torna e graffia ancora, soprattutto quando sei in “tempesta”.Chissà se mai passerà, chissà se diverrà così lontano da non sentirlo più nel cuore.
Non lasciare che la ragione faccia tiro alla fune con il tuo cuore: probabilmente vincerà la ragione, ma avrai lasciato cadere nel vuoto un’emozione.