Silvana Stremiz – Filosofia
Quello che non c’è non c’è, è inutile cercare.
Quello che non c’è non c’è, è inutile cercare.
La maggior parte delle volte la realtà è così diversa da quella che appare.
Ti vestirai di nero per sfuggirle, piangerai le tue perdite in silenzio e ti aggrapperai alla speranza. Rincorrerai la vita, sapendo bene che la tua ora è arrivata, ma non lo saprai fin a quando il ticchettio dell’orologio ti avvertirà. D’altronde non l’hanno sconfitta i dittatori, che credevano di avere il mondo in mano, come puoi farcela tu? Tu non sei nessuno. Faresti meglio ad inginocchiarti uomo, perché la morte ha allungato le sue scheletriche braccia per afferrarti. Non potrai mai vincere una battaglia persa in partenza.
La cattiveria di alcuni non ha fine… si cela dietro un sorriso.
La memoria, repentina rievocazione che sana una dimenticanza, fissa i pensieri sulle rimembranze, che possono apparireinsistenti o “accidentali”, e li discosta dalla creatività; se è prevalente diventa patologica e determina un ideare continuato di una medesima concezione rimodellata: è il lato negativo della reminiscenza.
Ammiro come si possa mentire appoggiandosi sulla ragione.
Sono strani i sentimenti, raramente comprensibili. Per questo affascinanti come è affascinante la vita.