Silvana Stremiz – Morte
Condannare l’eutanasia quando il dolore è degli altri è troppo facile.
Condannare l’eutanasia quando il dolore è degli altri è troppo facile.
Non è la morte a essere un “male” e a fare paura, bensì il “processo del morire” nel quale la morte costituisce il punto ultimo.
Le vere “distanze” si creano con il cuore.
Puoi non rispondere, ma non vuol dire che stai facendo il giusto.
Il cuore ha bisogno di tempo per riprendere a respirare autenticità.
L’amicizia non pone “condizioni”.
Essere gay non è essere diverso. La diversità la vedrà solamente colui che vive “guardando” con gli occhi senza ascoltare il cuore. Essere gay a volte è semplicemente essere migliore di altri perché capaci di amare senza pregiudizi ascoltando il battito del cuore in piena libertà senza ipocrisia di sorte.