Silvana Stremiz – Morte
La nascita e la morte sono due imposizioni che ci vengono date.Non abbiamo la possibilità di scegliere se e quale accettare, o quale rifiutare.L’unica differenza è che la vita ti apre mille porte la morte le chiude.
La nascita e la morte sono due imposizioni che ci vengono date.Non abbiamo la possibilità di scegliere se e quale accettare, o quale rifiutare.L’unica differenza è che la vita ti apre mille porte la morte le chiude.
A volte la vigliaccheria sta nel parlare, a volte nel non farlo.
La razionalità in amore raramente viene premiata dalla propria anima, semmai troverà consenso nel proprio cervello.
Troppo spesso incolpiamo ingiustamente la Morte stessa per essere sopraggiunta quando in realtà è stato la Vita ad aver ammazzato.
La morte è il dottore perfetto: quando lei passa non c’è sofferenza, dolore, malattia o follia che possa resistere! Forse a questo ci riferiamo quando diciamo che il tempo guarisce ogni cosa!
L’ipocrisia a mio avviso è l’abito che indossa l’indifferente, l’opportunista, il calcolatore e il lecchino; si cela in genere sempre dietro un sorriso, mille abbracci e quegli infiniti complimenti che escono dalla bocca senza ragione di esistere. Il lecchinaggio ne è la forma più diffusa, siamo perfino capaci di farci calpestare l’anima pur di ottenere ciò che ci siamo prefissati. Ma la cosa più terrificante è che il “leccato” ci gode e si accontenta di tutta quella “finzione” sentendosi un Dio in terra, senza comprendere che essere “ignorato” spesso è di gran lunga più soddisfacente.
Chi sbaglia spesso non vuole ammetterlo e preferisce fuggire, perché non in grado di affrontare la realtà. Ma da essa non potrà mai nascondersi.Forse allora vale la pena di armarsi di un po’ di umiltà e chiedere scusa, invece di nascondersi dietro ai propri errori.