Silvana Stremiz – Religione
La “fede” non può esistere senza compiere del bene perché diversamente sta mentendo, ma il bene può essere compiuto anche laddove la fede viene a mancare.
La “fede” non può esistere senza compiere del bene perché diversamente sta mentendo, ma il bene può essere compiuto anche laddove la fede viene a mancare.
Noi oggi stiamo verificando sperimentalmente che “dove non c’è Dio, non c’è neppure uomo”.
Se andassimo indietro nel tempo fino all’origine dell’universo scopriremmo che l’unica cosa veramente originale è l’amore di Dio.
Dio dammi sempre la forza di non mollare mai! Dammi il coraggio e la saggezza di continuare questo mio impervio viaggio, donami la speranza e la determinazione di credere ancora nel domani, ma sopratutto nelle persone che navigheranno nel mio mare. Donami la tua pazienza, confido in te!
Il livello d’intensità fluttua a seconda dei tempi e dei luoghi, ma è una verità incontestabile che la religione non si accontenta – e sul lungo periodo non può farlo – delle proprie straordinarie pretese e delle proprie sublimi certezze. Essa deve cercare di interferire con la vita dei non credenti, degli eretici o degli adepti delle altre fedi. Può parlare di beatitudine nell’altro mondo, ma vuole il potere in questo. E non c’è da aspettarsi altro. In fin dei conti è uh prodotto esclusivamente umano. E non avendo fiducia in ciò che essa stessa predica non può consentire alla coesistenza delle altre fedi.
Bisognerebbe contare fino a mille, mettere in moto la ragione e mille volte mordersi la lingua prima di aprire bocca, prima di dire cosa si pensa senza pensarlo veramente. Per evitare di trovarsi a contare le infinite lacrime di fango “donate dall’impulsività”.
Non abbiate paura, aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!