Silvana Stremiz – Religione
Se credere in Dio è un atto di opportunismo o un motivo per giudicare il prossimo, è meglio non crederci.
Se credere in Dio è un atto di opportunismo o un motivo per giudicare il prossimo, è meglio non crederci.
Nei giorni più neri, più tristi, più infelici della tua vita; hai rischiato di cadere nelle immonde fauci del Maligno. Solo la bontà infinita e la protezione dell’Altissimo ti hanno salvato dal baratro in cui stavi per precipitare. Scaccia i pensieri blasfemi dalla tua mente, prostrati ai piedi del Signore e implora il Suo perdono e la Sua protezione.
Se vuoi “vedere” Dio, puoi guardare un fiore, una pietra, un monte o un lago. Puoi guardare una formica indaffarata a trasportare briciole al nido, puoi guardare un contadino intento a lavorare la terra, o un uccello volare alto nel cielo. Ma se vuoi “trovare” Dio, allora devi cercare dentro te stesso.
Anche nelle favole, ad un certo punto qualcuno piange.
La religione ci rende inadatti ad ignorare la nullità e ci butta nel lavoro della vita.
Peccato che spesso siamo troppo distratti per cogliere l’ultima possibilità che ci viene donata. Peccato che “quel grido” non venga ascoltato e che lasciamo sbattere la porta in faccia a quel dono straordinario che sono l’amicizia o l’amore.
Dio è nella massima espressione dell’intelligenza umana, diventando colui che ferma l’incoscienza.