Silvana Stremiz – Ricordi
I ricordi a volte fanno male come un coltello conficcato nel cuore. A volte lo scaldano con la loro dolcezza.
I ricordi a volte fanno male come un coltello conficcato nel cuore. A volte lo scaldano con la loro dolcezza.
Si sente insignificante solo colui che non ha autostima, o è in preda alla disperazione.
La morfina non addormenta le ferite del cuore.
Ci sono brutti sogni dai quali è difficile liberarsi perché ti rimangono incollati ai pensieri monopolizzando buona parte della giornata, mentre esistono realtà così asfissianti che assomigliano più a degli incubi nei quali è impossibile divincolarsi, neanche il tempo necessario di rintemprarsi con un po’ di serenità.
Scendere a compromessi per opportunismo è mancare di rispetto a noi stessi.
L’altra notte ti ho sognata. Eri vestita di nero e te ne stavi ferma immobile nel bel mezzo di una stanza dalle pareti bianche. Attorno a te non c’era null’altro che l’aria che respiravi, eri bellissima nella tua immensa tristezza. Volevo abbracciarti ma non avevo le braccia per farlo. Volevo baciarti ma non avevo la bocca per farlo. Volevo amarti ma non avevo il cuore per farlo.
Gli anni che scorrono non fanno altro che lasciare i loro segni su di noi. Nell’anima e sul nostro corpo.