Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Abbiamo tutti la presunzione di poter comprendere gli altri, quando invece non siamo nemmeno in grado di capire noi stessi.
Abbiamo tutti la presunzione di poter comprendere gli altri, quando invece non siamo nemmeno in grado di capire noi stessi.
Scelgo la mia imperfezione, nelle semplicità della mia vita, invece che con maestria e furbizia manipolarla ed essere quella che non sono. Scelgo la speranza invece della disperazione. Scelgo di amarmi come sono ed accettarmi per quello che sono, stimarmi senza commiserarmi e piangermi addosso. Scelgo il cuore e la strada che mi porti dai miei sogni.
Durante il giorno ti sforzi di seguire la tua testa, e quando arriva la notte senti che ti scoppia il cuore.
La vita è un circo, io sono un pagliaccio, ho una maschera felice e non riesco più a piangere. Sono il peggiore degli acrobati, cammino su una fune augurandomi di cadere giù. Resto sempre in equilibrio perfetto. Un inconsapevole compagno mi prende al volo ad ogni volteggio dal trapezio. Sul mio spettacolo non cala mai il sipario, il mio pubblico sembra voler ridere per sempre. Un’eco di gioia incomprensibile e distante. Non conosco altro luogo da chiamar casa che non sia questa grande tenda, non ho altra famiglia se non questa folla divertita. Non conosco nient’altro al di fuori di questo, nient’altro conoscerò mai. Io sono il pagliaccio. Io, non altri, rispondo a questo ruolo e in eterno io sono.
Ho capito che bisogna sempre credere in qualcosa come ad esempio se stessi, e basarsi alle proprie forze per andare avanti e se hai bisogno d’amore cercalo nel tuo cuore perché li troverai quell’amore di cui hai bisogno.
Siamo dei naufraghi, scivoliamo lenti attraverso il mare. Onde di rimorsi, rimpianti e punizioni sospingono la mente lontano; coralli di soddisfazioni, alghe pregne di autostima, perle di gioia sono ad aspettarci nel profondo.
Capita di sentirsi come un pesce rosso; vivere soffocando in un posto che ti va stretto oppure saltarne fuori e soffocare.