Silvana Stremiz – Tristezza
Alcune ferite sono troppo profonde per essere curate.
Alcune ferite sono troppo profonde per essere curate.
La morte è quando non sentiamo più la vita scorrere dentro di noi.
Dopo una grande delusione, un amico ci chiede: come va? E noi come attori apprendisti rispondiamo: bene grazie! In realtà nel profondo del cuore c’è una spina dolente e l’anima in frantumi come una lastra di vetro!
Perché l’hai fatto? Motivi molteplici mordono la mente mediante la quale macinano la morte.
Ma io non penso alla solitudine come causa dell’amore e non penso nemmeno che sia profonda come l’amore, questo lo è molto di più. Io la solitudine la vedo come scoperta, come un arrivo. All’incontrario di tutto ciò che pensa la maggior parte delle persone, che la solitudine sia triste, io la trovo bella e piena di sfaccettature e soprattutto come una meta in cui ognuno di noi dovrebbe arrivare. Chi non conosce la bellezza della solitudine non può comprendere e conoscere la bellezza dell’amore. La solitudine è rara e saper apprezzarla è un grande passo.
Non ci vedo se mi manchi tu. Sono come un fiore in un mondo senza luce; una goccia d’acqua senza nessuna sorgente e nessun mare a cui ricongiungersi. Sale intorno a me. Sale intorno a cui nulla cresce. Stelle senza un cielo da dove brillare; lacrime senza un volto da cui scendere.
La solitudine è il destino di tutte le grandi menti: un destino a volte deplorato, ma sempre scelto come il minore di due mali.