Silvana Stremiz – Tristezza
Se il dolore desse tregua forse la disperazione non busserebbe alla nostra porta.
Se il dolore desse tregua forse la disperazione non busserebbe alla nostra porta.
Sei come un mondo allo scoperto, privo di quella fantasia che a volte aiuta a sorreggerlo, dove nulla si può nascondere nemmeno il mio piccolo amore per protteggerlo!
Le delusioni più brutte, quelle che feriscono di più, sono portate da chi ritenevi importante… da chi ha indossato la tua anima per poi togliersela e calpestarla senza pudore. E ora che sai, non puoi fare altro che ricucirti una nuova anima, scrollandoti di dosso la tristezza che hai nel cuore e con la tela di un nuovo coraggio ricucire tutto con quel filo chiamato ricominciare!
La Droga ti regalerà il paradiso per poi farti precipitare all’inferno.
Non capivo quelle parole, né capivo perché mi ferissero così tanto. Forse il fatto che fosse proprio lei a pronunciarle o forse perché rispecchiavano la verità con cui mi trovavo a convivere ogni giorno. Non sapevo se la verità facesse più male delle parole. In realtà sapevo, sapevo. Ed era proprio quella, la consapevolezza, che mi logorava. Quella consapevolezza che ti fa sentire sbagliato, fuori posto, inetto e ti lascia a mezz’aria con un’infinità di dubbi.
Io non penso più, non ho voglia di pensare, non ho forza di pensare, mi fermo e ascolto il silenzio.
Sei un raggio di sole in un mare tempestoso, che è il vivere.