Silvana Stremiz – Vita
L’eutanasia è un grido di libertà.
L’eutanasia è un grido di libertà.
A te, che nel domani vivi il giorno dono di futuro, un sapore nel gustare qui, in questo ora, ciò che la vita ti vuole offrire, perché il corso si muove velocemente nel momento in cui respiri, non può attendere quel domani per essere, sarebbe troppo tardi, un esalar dell’ultimo sospiro.Gioia e dolore, precursori di sensazioni, vogliono esistere nel tuo sempre e questo per dirti di non lasciare che l’esistenza ti sfugga via, tu sei vivo in questo momento ed è in questo istante che devi esistere le tue emozioni, qualunque esse siano.
Amo viaggiare perché il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una parte!
Il pensiero rende libero l’uomo, realizza sogni persi nell’animo di chi attende l’attimo giusto per realizzare la propria esistenza, rarefatta dalla realtà che ci trasforma in spiriti liberi in un mondo falso, fatto di controsensi e ingiustificati ricatti, pensare è vita è come rendere tutti partecipi di un film da scrivere dove la sceneggiatura è qualcosa da scrivere che appartiene ai sogni della gente che crede in qualcosa di vero.
Ogni attimo che scivola, la tua vita scorre come un fiume nei mari… Apri gli occhi e ti accorgerai, di qualcosa che non hai visto mai… Tutto ti appartiene già, e la notte diventerà rumore…
C’è solo una cosa che non ti puoi assolutamente permettere di perdere: la vita!
L’importante è saper “dosare”: basta un cucchiaino di miele se il “boccone” è troppo amaro, un po’ di sale se invece è troppo “sciapo”, un pizzico di pepe se ciò che invece manca è la vivacità. Per tutto c’è un ingrediente e la sua giusta dose. Bisogna solo decidere se mettersi ai fornelli oppure gustarsi un panino in santa pace fregandosene di tutto il resto.