Silvana Stremiz – Vita
A te il buon uso delle parole.
A te il buon uso delle parole.
I quarant’anni sono quell’età in cui ci si sente finalmente giovani. Ma è troppo tardi.
Vorresti scompariredopo l’ultimo battito d’aliDopo l’ultimo sorriso, rimasto appeso, agonizzante, ad un filo di lucePromesse, arse nel fuoco dei ricordiCeneri di passioni, spente nel gelo dell’animaSogni, strappati brutalmente alla ragnatela della fantasiaVuoto. Nel quale rimbombano sorde le tue urlaUna bambola, fatta di stracci, alla quale è stato strappato a morsi il cuore e calpestata con violenza l’anima. Vuota dentro.Vorresti scomparirema inaspettatamente rinascerai…
La vita cammina su un binario che dovrebbe avere per tutti stesse regole e stessi valori. Purtroppo non è sempre così, c’è chi percorre il binario del rispetto e della correttezza e chi sceglie di intraprendere un viaggio fatto di falsità e ipocrisia. La cosa peggiore non è questa, ma il peggio avviene quando questi due stili di vita, questi due binari si incontrano e percorrono un tratto di strada assieme. Lì ti accorgi quanto facile sia deragliare e quanto difficile sia tornare sulla retta via nelle giuste rotaie.
Bisogna cercare le cose belle che la vita ci offreguardando avanti sulla via del destino…Ma allo stesso tempo imparare dagli errorilasciati indietro sul sentiero…
Non sottovalutare mai la forza di un ti amo, e l’effetto drastico che può avere…
Sarò viva, quando rinascerò.