Silvia Nelli – Accontentarsi
Molti lo chiamano “adeguarsi” io lo chiamo “convenienza” e a me non piace schierarmi dalla parte di qualcuno, solo per convenienza!
Molti lo chiamano “adeguarsi” io lo chiamo “convenienza” e a me non piace schierarmi dalla parte di qualcuno, solo per convenienza!
Si cresce, si matura e si impara! Felice di aver conosciuto tutti anche chi non valeva niente, hanno insegnato alle mie gambe a stare in piedi da sole e alla mia mente a sorridere su molte cose insignificanti.
Chi si accontenta gode “l’ha detto uno che nella vita ha saputo solo raccogliere ciò che gli è caduto dal cielo, che non si è spinto mai oltre il sentiero, che non ha realizzato il suo sogno e nemmeno ci ha provato. È più facile accontentarsi che vivere per realizzarsi.” Chi si accontenta gode “è la filosofia dei finti soddisfatti, degli infelici camuffati, dei depressi sorridenti e dei falliti pseudo ignari. Di notte si sogna e di giorno si combatte. Non c’è altro da fare.” Chi si accontenta muore”
È terribile come anche il peggio, diventando abitudine, finisca per sembrare normalità.
Inutile che invidi tanto qualcosa che non ti appartiene. Se non ce l’hai non ce l’hai e non te lo farà avere di certo l’invidia!
Incomincia da te, incomincia dal tuo essere. Comincia a pensare cosa veramente vuoi per te. Quale tipologia di persone vorresti vicino a te. Con chi vuoi proseguire il tuo cammino. In base a questo comincia a valutare chi devi lasciare dietro, non accompagnarti di presenze incerte, finte e poco affidabili. Sappi scegliere è giusto farlo per te stesso!
È il non sapere niente dell’amore a fare in modo che alcuni lo promettano come se non fosse niente. È il non conoscerne il valore a far si che molti lo confondano con l’emozione del momento, l’eccitazione dell’attimo o con la strada giusta alla cessazione della loro misera solitudine. Purtroppo l’amore è qualcosa di molto più complesso, complicato e grande che in pochi possono permettersi di conoscere. E a quelli che non lo conoscono, vi prego, evitate di parlarne, di prometterlo o di nominarlo. Perché a pagare le vostre mancanze e la vostra ignoranza in materia saranno solo dei “cuori” che hanno già conosciuto l’amore nel suo lato peggiore, quello della delusione.