Silvia Nelli – Stati d’Animo
Tempo al tempo! Tutto si sistema, tutto torna al suo posto e tutti hanno ciò che meritano. Io so aspettare!
Tempo al tempo! Tutto si sistema, tutto torna al suo posto e tutti hanno ciò che meritano. Io so aspettare!
Tutti hanno bisogno, aprendo la porta di casa, di incrociare uno sguardo in attesa del tuo rientro.
Non ho mai impedito a nessuno di dire la sua, tanto meno sono io quella che può decidere chi può parlare oppure no. Ne sono la persona giusta a stabilire chi ha diritto o meno di parlare. Ma su una cosa sono certa, ed è che c’è un modo giusto e uno sbagliato di dire la propria opinione. Ed è proprio questo file sottile a fare la distinzione tra il giudizio e l’opinione.
Non viaggio mai con tanti bagagli. Ciò che mi è indispensabile lo porto nel cuore con me tutti i giorni, e tanto mi basta!
Mi sono sciolta, le parole erano un fiume inarrestabile, i suoi occhi dinanzi a me il terreno dove straripare, ho voluto continuare.
Niente pietà per chi tradisce. Nessuna pietà per chi mente e vive di bugie. Nessun perdono per la cattiveria gratuita, l’invidia e per chi ci ride sopra. Siamo tutti sotto lo stesso tetto! Ricordarselo male non farebbe. Sai… Oggi ridi, ma domani potresti piangere!
È curioso che quando proviamo dell’affetto per qualcuno diciamo di “tenerci” per quella persona. Io credo che la spiegazione stia tutto in quel “tenere”, in quell’idea che per capire l’importanza di una persona bisogna prima perderla. Una cavolata, perché se “teniamo” a qualcuno basta dimostrarlo con l’esserci, comunque e nonostante tutto e quindi da qui “tenersi”. Tenersi anche se non fisicamente, esserci, l’uno nella vita dell’altro.
Tutti hanno bisogno, aprendo la porta di casa, di incrociare uno sguardo in attesa del tuo rientro.
Non ho mai impedito a nessuno di dire la sua, tanto meno sono io quella che può decidere chi può parlare oppure no. Ne sono la persona giusta a stabilire chi ha diritto o meno di parlare. Ma su una cosa sono certa, ed è che c’è un modo giusto e uno sbagliato di dire la propria opinione. Ed è proprio questo file sottile a fare la distinzione tra il giudizio e l’opinione.
Non viaggio mai con tanti bagagli. Ciò che mi è indispensabile lo porto nel cuore con me tutti i giorni, e tanto mi basta!
Mi sono sciolta, le parole erano un fiume inarrestabile, i suoi occhi dinanzi a me il terreno dove straripare, ho voluto continuare.
Niente pietà per chi tradisce. Nessuna pietà per chi mente e vive di bugie. Nessun perdono per la cattiveria gratuita, l’invidia e per chi ci ride sopra. Siamo tutti sotto lo stesso tetto! Ricordarselo male non farebbe. Sai… Oggi ridi, ma domani potresti piangere!
È curioso che quando proviamo dell’affetto per qualcuno diciamo di “tenerci” per quella persona. Io credo che la spiegazione stia tutto in quel “tenere”, in quell’idea che per capire l’importanza di una persona bisogna prima perderla. Una cavolata, perché se “teniamo” a qualcuno basta dimostrarlo con l’esserci, comunque e nonostante tutto e quindi da qui “tenersi”. Tenersi anche se non fisicamente, esserci, l’uno nella vita dell’altro.
Tutti hanno bisogno, aprendo la porta di casa, di incrociare uno sguardo in attesa del tuo rientro.
Non ho mai impedito a nessuno di dire la sua, tanto meno sono io quella che può decidere chi può parlare oppure no. Ne sono la persona giusta a stabilire chi ha diritto o meno di parlare. Ma su una cosa sono certa, ed è che c’è un modo giusto e uno sbagliato di dire la propria opinione. Ed è proprio questo file sottile a fare la distinzione tra il giudizio e l’opinione.
Non viaggio mai con tanti bagagli. Ciò che mi è indispensabile lo porto nel cuore con me tutti i giorni, e tanto mi basta!
Mi sono sciolta, le parole erano un fiume inarrestabile, i suoi occhi dinanzi a me il terreno dove straripare, ho voluto continuare.
Niente pietà per chi tradisce. Nessuna pietà per chi mente e vive di bugie. Nessun perdono per la cattiveria gratuita, l’invidia e per chi ci ride sopra. Siamo tutti sotto lo stesso tetto! Ricordarselo male non farebbe. Sai… Oggi ridi, ma domani potresti piangere!
È curioso che quando proviamo dell’affetto per qualcuno diciamo di “tenerci” per quella persona. Io credo che la spiegazione stia tutto in quel “tenere”, in quell’idea che per capire l’importanza di una persona bisogna prima perderla. Una cavolata, perché se “teniamo” a qualcuno basta dimostrarlo con l’esserci, comunque e nonostante tutto e quindi da qui “tenersi”. Tenersi anche se non fisicamente, esserci, l’uno nella vita dell’altro.