Silvia Nelli – Vita
Siamo diventate grandi tra mille lacrime e pochi sorrisi. Siamo diventate donne tra le prime delusioni e i primi amori. Alcune di noi sono rimaste quello che erano, altre hanno deciso che “Apparire” era meglio di “Essere”!
Siamo diventate grandi tra mille lacrime e pochi sorrisi. Siamo diventate donne tra le prime delusioni e i primi amori. Alcune di noi sono rimaste quello che erano, altre hanno deciso che “Apparire” era meglio di “Essere”!
Se il nostro bene crea “la distruzione” siamo certi che sia un bene?
È in una delle tante notti come questa in cui mi rimane facile guardarmi dentro. Frugare tra le pieghe di un’anima spenta, ma piena di focolai ancora pronti ad accendersi. È in attimi come questo, dove un po di musica mi porta lontano da quello che ogni giorno schivo in modo repentino portandomi così vicino a ciò che non posso cambiare o colmare. Sono attimi importanti, perché sono quei momenti dove sei tu ad essere a confronto con te stesso. Attimi dove sei tu a giudicarti e valutare se hai camminato giusto o sbagliato. Nella vita non basta andare avanti se ogni tanto non si ha il coraggio di fermarsi e guardarsi dentro. A me non fa più paura farlo, forse perché ora so che ho accettato ogni mio sbaglio, ogni mio fallimento e ogni mio limite. Ho dato voce a ciò che le parole non hanno mai pronunciato. E ho riempito ogni fallimento di nuovi tentativi e nuovi progetti!
Quando ti stanchi di tutto ti rifugi nell’assurdo.
Più tempo passi ad aspettare meno te ne resta da vivere.
Non sollevare il velo dipinto che quelli che vivono chiamano vita.
L’arroganza che deriva dall’età deve essere placata dall’insegnamento della giovinezza.
Se il nostro bene crea “la distruzione” siamo certi che sia un bene?
È in una delle tante notti come questa in cui mi rimane facile guardarmi dentro. Frugare tra le pieghe di un’anima spenta, ma piena di focolai ancora pronti ad accendersi. È in attimi come questo, dove un po di musica mi porta lontano da quello che ogni giorno schivo in modo repentino portandomi così vicino a ciò che non posso cambiare o colmare. Sono attimi importanti, perché sono quei momenti dove sei tu ad essere a confronto con te stesso. Attimi dove sei tu a giudicarti e valutare se hai camminato giusto o sbagliato. Nella vita non basta andare avanti se ogni tanto non si ha il coraggio di fermarsi e guardarsi dentro. A me non fa più paura farlo, forse perché ora so che ho accettato ogni mio sbaglio, ogni mio fallimento e ogni mio limite. Ho dato voce a ciò che le parole non hanno mai pronunciato. E ho riempito ogni fallimento di nuovi tentativi e nuovi progetti!
Quando ti stanchi di tutto ti rifugi nell’assurdo.
Più tempo passi ad aspettare meno te ne resta da vivere.
Non sollevare il velo dipinto che quelli che vivono chiamano vita.
L’arroganza che deriva dall’età deve essere placata dall’insegnamento della giovinezza.
Se il nostro bene crea “la distruzione” siamo certi che sia un bene?
È in una delle tante notti come questa in cui mi rimane facile guardarmi dentro. Frugare tra le pieghe di un’anima spenta, ma piena di focolai ancora pronti ad accendersi. È in attimi come questo, dove un po di musica mi porta lontano da quello che ogni giorno schivo in modo repentino portandomi così vicino a ciò che non posso cambiare o colmare. Sono attimi importanti, perché sono quei momenti dove sei tu ad essere a confronto con te stesso. Attimi dove sei tu a giudicarti e valutare se hai camminato giusto o sbagliato. Nella vita non basta andare avanti se ogni tanto non si ha il coraggio di fermarsi e guardarsi dentro. A me non fa più paura farlo, forse perché ora so che ho accettato ogni mio sbaglio, ogni mio fallimento e ogni mio limite. Ho dato voce a ciò che le parole non hanno mai pronunciato. E ho riempito ogni fallimento di nuovi tentativi e nuovi progetti!
Quando ti stanchi di tutto ti rifugi nell’assurdo.
Più tempo passi ad aspettare meno te ne resta da vivere.
Non sollevare il velo dipinto che quelli che vivono chiamano vita.
L’arroganza che deriva dall’età deve essere placata dall’insegnamento della giovinezza.