Silvia Nelli – Vita
Si chiama disgusto quella sensazione che collega l’ultima parola all’indifferenza.
Si chiama disgusto quella sensazione che collega l’ultima parola all’indifferenza.
Ogni volta speri che le cose vadano nel verso giusto, invece prendono sempre pieghe diverse da ciò che speravi, e tutte le tue idee crollano come mura corrose dal tempo ma se le fondamenta di quelle mura sono solide è possibile costruire un nuovo muro, il muro della speranza che ti farà continuare a credere che tutto è ancora possibile.
Uomo, hai smania di divenire, ingrandendoti; vuoi continuamente espanderti; ma continui a tenere gli occhi chiusi dicendo di vedere, ma stai solo andando da qualche parte nell’oscura società, che è stata molto abile nel tramutare il tuo naturale essere per riversarlo a suo vantaggio.Ricorda, il seme deve fare il giusto vagabondaggio prima di germogliare in fiore.
Alle volte credi di essere importante, di valere qualcosa, di far battere un cuore; poi all’improvviso ti accorgi di non essere nessuno, solo l’ultima pagina di un libro dimenticato in soffitta dal tempo…
Cosa c’è più effimero della vita se non la vita stessa che sei costretto a vivere?
Capita – non di rado – che delle giornate, passivamente, volino via.
Mi lascio scorrere dai brividi.È l’emozione di un sogno che si realizza.Sembra fantasia ma è realtà.L’obiettivo di una vita è stato raggiunto.E tutto questo semplicemente perché ho creduto nei miei sogni.