Silvia Nelli – Vita
Si chiama disgusto quella sensazione che collega l’ultima parola all’indifferenza.
Si chiama disgusto quella sensazione che collega l’ultima parola all’indifferenza.
Davide ha vinto Golia, Daniele è uscito indenne dalla fossa dei leoni. Ho intrapreso una lotta con qualcosa e qualcuno più grande di me. Le prepotenze non le tollero, più sono grosse e più mi “fortifico”. La lotta è dura, spero al termine di poter dire come San Paolo: “ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede.”
Se sei famosa, la gente crede di avere il diritto di dirti in faccia qualunque cosa, come se questo non potesse ferirti. A volte penso che sarebbe meglio evitare la vecchiaia e morire giovane. Ma vorrebbe dire non completare la propria vita, non riuscire a conoscersi completamente.
Sono sicuramente una persona fragile, a volte insicura e anche indecisa. Sono una di quelle che ancora ci crede in certe cose e in certi valori e ancora vuole vivere con l’esempio di essi. Odio la superficialità e il materialismo ma impazzisco di fronte a cose semplici e di umile pensiero.
Ama la vita, anche se a volte, ti riserva qualche brutta sorpresa, perché non è mai lei a tradirti, ma sono le tue aspettative nei confronti della fiducia che poni negli altri.
Cerco un po’ di ieri, cedo tutto il mio domani.
Voglio far onore al rivoluzionario che eri: tu che mi hai vista per l’ultima volta, con occhi offuscati dal morbo e dalla vecchiaia, ancora bambina.