Silvia Villani – Arte
La vera arte non è il fine, ma la mente che l’ha creata.
La vera arte non è il fine, ma la mente che l’ha creata.
Se una macchina fotografica cattura un lungo istante, la coscienza ne cattura l’intera esistenza dell’universo.
Un film è una fontana di pensiero pietrificata.
Il sorriso di una bella donna è un’opera d’arte senza firma o la firma di un’opera d’arte.
Puoi ammirare la bellezza dei colori solo se li possiedi dentro l’anima.
L’opera d’arte nasce dalla rinuncia dell’intelligenza a ragionare il concreto.
“Che funzione possiede l’artista per una società? Non certo quella di far beare qualche ricco chic con quadri (nel caso dell’arte figurativa) riducendo il ruolo dell’artista ad un semplice esecutore estetico. Secondo Jung l’artista, considerato spesso un disadattato se non riesce a farsi riconoscere in uno status sociale più” alto “, è un regolatore della società, specialmente per società malate. Infatti per lo psichiatra svizzero, oltre a psicologie individuali malate, esistono psicologie di massa malate dove intere nazioni gravate dal conformismo richiedono, ne hanno bisogno, dei disadattati maggiormente collegati all’inconscio collettivo. Tale inconscio è comune a tutte le persone ma, in certe circostanza, riconoscibile solamente da questa tipologia di persone meno conformabili e maggiormente ricche di immagini primordiali. Quindi, il paradosso di tutto ciò, è che i malati, gli inadatti, alla società sono in realtà coloro forse i più sani e utili a ristabilire un contatto spirituale all’intera società”