Simone Caramanno – Morte
Non è dalla morte che si giudica qualcuno ma da quel che è stato durante la vita.
Non è dalla morte che si giudica qualcuno ma da quel che è stato durante la vita.
Non è la morte, ma il morire, che è terribile.
Chi non sa cos’è la vita, come può sapere cos’è la morte?
Morirò con la penna tra le mani e quintali di sogni scritti, ma mai vissuti.
È nel corpo degli uomini la tomba del cibo animale.
Ho visto i tuoi occhi spegnersi pur restando aperti, e il sonno della morte avvolgere il tuo corpo inerte che fino a ieri scodinzolava felice.Tristezza incolmabile di fronte a qualcosa che fà così tanto male a quelli che restano…
Luce vivida ti avvolge come un manto incantato e tu non senti più il vento gelido che ti scompiglia i capelli né il caldo soffocante che ricopre la tua pelle, stai lì, in balia degli eventi osservando la luce che c’è sopra di te che ti dà sicurezza, come una candela nel buio essa squarcia l’oscurità dentro la tua anima, inondandola di beatitudine. La morte.