Edmund Burke – Società
La consuetudine ci riconcilia a tutto.
La consuetudine ci riconcilia a tutto.
Innovare non vuol dire riformare.
L’Inghilterra è un impero, la Germania una nazione, una razza, la Francia una persona.
L’Italia è un’espressione geografica.
È nostra esperienza che i politici sono soliti realizzare il contrario di quello che dicono.
Se qualcuno mi chiede cos’è un libero governo, io rispondo che esso è, ad ogni fine pratico, ciò che il popolo pensa che sia.
Storia: un resoconto per la maggior parte di eventi, per la maggior parte privi d’importanza, provocati da sovrani, per la maggior parte furfanti e da soldati, per la maggior parte idioti.
La più grande unità sociale del Paese è la famiglia. O due famiglie: quella regolare e quella irregolare.
La burocrazia è un mostro impersonale che genera apatia nell’operatore e disagi nel cittadino, nonostante ciò prolifica sempre di più.
La disuguaglianza sociale in una nazione si basa su un triste rapporto; un terzo della popolazione è costituita da furfanti e gli altri due terzi da persone troppo oneste.
Le nazioni sono formate e tenute vive dal fatto che hanno uno scopo da realizzare per il domani.
Per difetto di buon governo il popolo decade, la riuscita sta in molti consiglieri.
Una società non è tale senza un’aristocrazia, un’élite minoritaria.
L’ideologia, la politica e il giornalismo, che proliferano di fallimenti, sono impotenti di fronte alla speranza e alla gioia.
Non esiste alcuna connessione tra l’idea politica della nostra classe educata e i profondi luoghi dell’immaginazione.
Quelli che fanno una rivoluzione a metà non hanno fatto altro che scavarsi una tomba.
Non si può regnare ed essere innocenti.