Albert Camus – Società
Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.
Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.
Un professore disse: “La gente non è interessata alla libertà, ma alle uova e al prosciutto.” Al che ho replicato: “Dieci anni in prigione con solo uova e prosciutto a colazione possono curare tutto ciò.”
Il potere non si prende, si raccatta.
Per un uomo un grande naso è segno di intelligenza, di cortesia, di affabilità, di generosità, e di liberalità.
Ci sono addirittura delitti che diventano rispettabili a forza di durare.
L’uomo è nato per ribellarsi, ma i ribelli possono essere felici?
Credersi superiori è da piccini di mente. Siamo un granuccio di vita in un universo vorticante che precipita vertiginosamente verso chissà dove.
L’opera umana è sempre macchinosa e fragile, basta un soffio per distruggerla.
Non v’è io, siam sempre noi.
Da quando le società esistono, un governo, per forza di cose, è sempre stato un contratto d’assicurazione concluso fra i ricchi contro i poveri.
Penso che New York non sia il centro culturale dell’America, ma il centro degli affari e dell’amministrazione della cultura americana.
Sono tra quelli che pensano e sanno che se non cambia la nostra durata dei processi, l’indulto è un rimedio di brevissimo periodo.
Italiani!
La più grande ricchezza del nostro paese è il volontariato, generoso e disponibile com’è. È una rete di solidarietà che costituisce una boccata d’ossigeno.
Troppo spesso nella nostra società dello spettacolo chi uccide, tortura, sevizia, diventa un eroe, anche se si tratta di un eroe negativo.
La violenza la respiriamo tutti i giorni, nelle strade, nelle case, non è solo un’invenzione del cinema e della letteratura.
La miglior società? Un numero dispari inferiore a tre.