Marlene Dietrich – Società
Una nazione senza bordelli è come una casa senza bagni.
Una nazione senza bordelli è come una casa senza bagni.
Da tempo immemorabile ci si ripete ipocritamente, gli uomini sono tutti uguali, e da tempo immemorabile l’ineguaglianza più avvilente e più mostruosa pesa inesorabilmente sul genere umano.
L’eguaglianza! Primo voto della natura, primo bisogno dell’uomo, e primo elemento di ogni associazione legittima!
Non era senza dubbio necessaria una rivoluzione per insegnare al mondo che l’estrema sproporzione delle fortune è la sorgente di molti mali e di molti crimini; ma siamo anche convinti che l’uguaglianza dei beni è una chimera.
La Rivoluzione francese non è che l’avanguardia di un’altra rivoluzione più grande, più solenne: l’ultima rivoluzione.
Mafioso: persona che dice di non esistere a persone che dicono di non conoscerlo.
Non è un paese per giovani.
Sono tempi di grande spettacolo, se volete, di grandi parate, ma di poche verità, tempo di apparenze più che di apparizioni.
La libertà non è un diritto: è un dovere. Non è una elargizione: è una conquista. Non è una uguaglianza: è un privilegio.
L’antifascismo è un valore nazionale, l’anticomunismo è una disgrazia.
I falsi capi, i malgoverni, sono idioti che adorano gli anelli della catena che li soggioga. Ogni volta che un governo riceve un prestito dal capitale finanziario internazionale, lo mostra come un trionfo, il pubblicizza su giornali, riviste, radio e televisione. I nostri attuali governi sono gli unici, in tutta la storia, che festeggiano la loro schiavitù, la ringraziano e la benedicono.
Mucca pazza, pollo alla diossina, vino al metanolo: la civiltà ci consuma.
Che cos’è che ha trasformato i proletari e i sottoproletari italiani, sostanzialmente, in piccolo borghesi, divorati, per di più, dall’ansia economica di esserlo? Che cos’è che ha trasformato le “masse” dei giovani in “masse” di criminaloidi? L’ho detto e ripetuto ormai decine di volte: una “seconda” rivoluzione industriale che in realtà in Italia è la “prima”: il consumismo che ha distrutto cinicamente un mondo “reale”, trasformandolo in una totale irrealtà, dove non c’è più scelta possibile tra male e bene. Donde l’ambiguità che caratterizza i criminali: e la loro ferocia, prodotta dall’assoluta mancanza di ogni tradizionale conflitto interiore. Non c’è stata in loro scelta tra male e bene: ma una scelta tuttavia c’è stata: la scelta dell’impietrimento, della mancanza di ogni pietà.
Il contrario di un popolo civilizzato è un popolo creatore.
L’universo mi sembra la creazione di un umorista che abbia passato i limiti.
Se nelle regioni meridionali non ci fosse la criminalità organizzata, come mafia, ‘ndrangheta e camorra, probabilmente la disoccupazione sarebbe molto più alta.
La storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi.