Società

Antonino Gatto – Società

Molto spesso mi sento fortunato,per essere nato in un paesedove la pace ha sempre regnato,per merito di chi ne ha pagato le spese.Molto spesso mi sento fortunato,perché vivo in questo momento,in un paese dove da semprela libertà ha il sopravvento.Molto spesso mi sento fortunato,perché posso urlare di essere un italianoe la mia gioia è ancor più grandeperché lo posso dire col cuore in mano.Ecco perché non trovo giustoche gli abitanti di questa terra,pestino il sangue dei loro avisenza essergli riconoscenti per la loro guerra.Non trovo giusto che sia decisoche oggi un bimbo quando viene alla vita,debba pagare il conto di un uomoche lo ha battuto prima della sua partita.Non trovo giusto che un anziano,che ha accantonato per la pensione,debba vivere sulle spalle del nipoteperché i suoi fondi sono serviti per la corruzione.Non trovo giusto che chi ha rubatosenza rimorsi sia scagionato,e mentre invece chi ha sempre pagatoper un intera vita sia martoriato!Ecco perché questo mio appelloche parte dal basso e sottovoce,vuole giustizia nel mondo interoper chi nasce ora e non ha ancora voce.Se tutti i denari che sono stati frodatipotessero ritornare al proprio posto,oggi mio figlio appena natocrescerebbe in un paese senza pagarne il costo!

Antonio Pistarà – Società

“L’Italia (oggi) è una Repubblica fondata sulla democrazia e sulla libertà di pensiero”, ergo;”l’Italia (oggi) è una Repubblica fondata sulla burocrazia imperante”, le corporazioni, i massoni, le lobby, le caste: politiche, mediche, mafiose, amministrative, legislative, cattoliche, baronali nella completa sudditanza di un potere che non appartiene a nessuno schieramento politico ma solo al perseguimento del profitto personale. Forgiamoci sulla pelle l’ideologia pilota del grande maestro di pensiero e di rappresentazione artistica del capolavoro dei lavoratori in marcia del Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, un’opera che fa parte della memoria collettiva italiana e che con la sua celebrità è diventata il manifesto della speranza di un mondo nuovo con cui si chiudeva il XIX secolo.