Alexandre Cuissardes – Società
La società civile non è quella che entra in politica ma quella che da questa politica ha perso.
La società civile non è quella che entra in politica ma quella che da questa politica ha perso.
Periodicamente subiamo fatti di terrorismo che arrivano dal basso atti da disperati, diseredati, utopisti. Cosa dire del terrorismo che arriva dall’alto che non essendo periodico ma costante non ce ne accorgiamo?.
Un popolo che non ha poteri è un popolo che non può avere doveri.
I medici in nero: è giusto, per salvare l’anima di qualcuno, cercare di uccidergli il cervello?
Conosco uno Stato che si autoperpetua attraverso il sacrificio dei suoi cittadini più deboli senza curarsi dei suoi futuri figli.
Gli italiani hanno fame di pane, Berlusconi ha fame di sottane.
Troppi personaggi, in Italia, completamente privi di formazione politica, si candidano alle elezioni politiche e purtroppo, spesso, vengono eletti. Allora chi ha contribuito a mandare in parlamento questi soggetti, reciti il “mea culpa” se, a causa loro, verranno sommersi fino al collo di spiacevole sostanza organica, più semplicemente detta; beh lasciamo perdere.
L’87,8% degli italiani si dichiara cattolico. Nella classifica mondiale della corruzione, il nostro paese è tra i peggiori tra le potenze europee. Quali conclusioni trarre da tutto ciò? Risposta a: ci sono un sacco di italiani che dichiarano il falso e quindi non sono veramente cattolici. Risposta b: con la benedizione della chiesa l’Italia sta andando a puttane.
Siamo la generazione dei futuri disoccupati, quelli che erano destinati ad esserlo fin dalla nascita. Siamo i figli di una generazione che ha caricato sulle nostre spalle un enorme debito. Siamo coloro che vedono ogni giorno svanire sogni e speranze insieme ai fondi destinati all’istruzione. Siamo noi che non possiamo pensare di avere una famiglia perché sappiamo che non avremo mai la stabilità necessaria per averne una. Tanti continueranno a dire che siamo i “giovani d’oggi”, ragazzi che non hanno né ambizioni né valori. Continueranno a dirlo, senza chiedersi mai, perché abbiamo smesso di credere in un paese che non crede più in noi.
La legge è uguale per tutti, la difesa no.
A tutti i folli. I solitari. I ribelli. Quelli che non si adattano. Quelli che non ci stanno. Quelli che sembrano sempre fuori luogo. Quelli che vedono le cose in modo differente. Quelli che non si adattano alle regole. E non hanno rispetto per lo status quo. Potete essere d’accordo con loro o non essere d’accordo. Li potete glorificare o diffamare. L’unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana in avanti. E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo dei geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero.
Siamo tutti diversi ma nessuno è meno uguale.
Le elezioni sono l’opportunità che i cittadini hanno per ripulire il Parlamento dai Ladri invertendo quindi la tendenza che finora ha consentito ai Ladri di ripulire il Parlamento.
È più che evidente che, per interessi personali o con secondo fine, non a tutti interessa un’Italia più giusta e attenta ai diritti umani, civili e sociali senza distinzione di qualsiasi genere e in modo equo ed eguale per tutti. Ma, senz’altro, a Lei interessa sì un cambiamento radicale in tutti gli aspetti, dato che è stata sempre vittima e non artefice o complice di questo sistema corrotto, malato e decadente che, come un cancro, La rende ogni giorno più debole, povera e indifesa rispetto a quasi tutte le altre nazioni europee.
Il bambino in un letto di ospedale, l’anziano dimenticato da tutti, le donne sottomesse e sfruttate, i tanti malati, le vittime della guerra, i piccoli violentati. Quanta tristezza. Se possiamo, dove c’è questa sofferenza, portiamo un sorriso. Non ci costa nulla, ma dà tanto: soprattutto a noi!
Questa è la società di oggi: gente che ti giudica, gente che ti incontra per strada e ti guarda con aria di superiorità, come se avessero milioni e milioni di soldi, ti guardano come se avessi stracci addosso; beh, l’importante è essere vestiti, che poi una maglia o un pantalone sia di Gucci, sia di Dolce e Gabbana, o sia un normalissimo capo d abbigliamento questo non importa, l’importante è quello che si ha dentro, quello che si trasmette agli altri, quello che pensano le persone che contano veramente per noi.
È giusto non mollare perché abbiamo la necessità di fare pulizia in un mondo in cui la “spazzatura delle azioni umane” è diventata così tossica che ci vuole una buona disinfestazione, e in questo caso gli “operatori di buona volontà” devono bonificare tutti i settori che possono, ognuno con le proprie capacità ricoprendo dei ruoli che io definisco doni e missioni. Lo dobbiamo a tutti i bambini e le bambine che sono gli uomini e le donne del futuro.