Socrate – Cielo
Tanto tuonò che piovve.
Tanto tuonò che piovve.
Dalla finestra scorgo il cielo: oggi mi assomiglia, triste e cupo, abitato da nuvole grigie. Solo un lieve scorcio più chiaro fa sperare, con sollievo, ad un’apertura di serenità. Anche lui, sempre in movimento come la vita, ci illuminerà, ancora, di luce e calore di giorno e, stellato, brillerà di notte.
M’incanto ad osservare il cielo nelle giornate di pioggia, per quelle sfumature che pennellano la…
Il cielo a primavera tarda a far sera.
So di non sapere.
Nell’orizzonte vedo un forte vento soffiar fra il bel paese e il gran mare. Ogni ora grida di dolore, finché la mano di Dio ci liberò.
La conoscenza nasce dallo stupore.