Socrate – Cielo
Tanto tuonò che piovve.
Tanto tuonò che piovve.
I pianeti ruotano e procedono nel loro moto anche senza il nostro superfluo benestare.
È arrivata la notte. Lei complice perfetta per i nostri sogni, lei dolce compagna per le nostre fantasie, lei che ci fa pensare a tante cose, lei che ci fa sorridere o anche scendere qualche lacrima, lei che ci fa sentire vicino chi è lontano o ci fa abbracciare chi abbiamo affianco.
Quando il cielo si accende di stelle, la luna sorride.
Tutto il mio sapere è sapere che nulla so.
Come tu osi, oh cielo, mostrarmi il tuo sorriso, dopo avermi costretto a sopportare le tue le tue lacrime?
Il Cielo! Coperchio nero della grande marmitta dove bolle l’impercettibile e vasta Umanità.