Socrate – Cielo
Tanto tuonò che piovve.
Tanto tuonò che piovve.
Le stelle cadenti son desideri che muoiono prima che arrivi l’alba.
Volano via i miei chissà, i miei vorrei, come uccelli liberi nel cielo.
La notte se ne va, insieme al sole e all’aldilà.
La notte illumina le stelle, si aprono gli occhi del cielo.
Ammirerei anche l’alba se solo lei attendesse il mio risveglio. Ecco perché colgo i tramonti….
È sempre dopo la tempesta che si può ammirare quanto è bello il sereno.