Paul Valéry – Sogno
Se vuoi vedere i tuoi sogni realizzati, svegliati.
Se vuoi vedere i tuoi sogni realizzati, svegliati.
Perché vivere sognando una favola quando si può vivere una favola rendendola un sogno?
Se sognassi che nell’interpretare i sogni, Freud usa giri di parole, come dovrei interpretare questo sogno?
Fluttuare nel limbo dei pensieri… dolce sogno.
Non avere un sogno preciso, ma credere nei sogni è il modo più raffinato di sognare. Avere un sogno preciso è il modo più “innamorato”.
Un sogno di invincibilità non si cela per forza dietro un uomo avido e megalomane.
Certa gente ti lancia certe occhiatacce, cercano di farti guardare la realtà come un mondo oscuro, ma oscuro è il mondo di chi ha smesso di sognare.Il nostro ha i colori dell’arcobaleno e lo inseguiremo.
Và in un luogo che non conosco, in cerca di quello che non so.
Tutti sogniamo, ma solo chi crede ciecamente che i sogni possano diventare realtà si ricorda le avventure che sogna.
I sogni diventano realtà.
Io sogno per vivere.
Le stelle sono sogni. La vedi quella? Quella che brilla più di tutte?Ecco, quello è il mio.
I se sono le ali dei sogni, leggere ali di carta, come quelle degli aquiloni.Ma se incontrano il vento giusto, i leggerissimi se del sogno possono diventare la realtà di un volo.
Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni.
Il mio primo orologio lo rubai a mio padre, andavo in giro a ostentare un’enorme oggetto senza saperne nemmeno l’utilità.Amavo sentire quel cinturino di pelle attorno a qul fragile polso e la cassa gelida venir poi riscaldata dalla mia pelle.E il rumore… quel ticchettio che di notte, quanto non si riusciva a dormire, mi accompagnava per ore e ore.Dolce compagno di clandestini pensieri.Erano quelli i sogni di un bambino che si immaginava adulto.
Com’è strano piangere nel sogno, com’è strano svegliarsi da un sogno e soffrire, io… non voglio svegliarmi perché so che quando aprirò gli occhi non ti vedrò accanto a me… e allora non vorrò più sognare. Mai più!
Il sogno svuota la testa dopo averla riempita di nubi.