Barbara Brussa – Sogno
Il “troppo tardi” ha lo sguardo spietato di chi ti ha portato via tutto, lasciandoti lo spettro d’un sogno, che non appaga più la tua fame d’immenso.
Il “troppo tardi” ha lo sguardo spietato di chi ti ha portato via tutto, lasciandoti lo spettro d’un sogno, che non appaga più la tua fame d’immenso.
Se non puoi essere la realtà di qualcuno, sii il suo sogno, mai il suo incubo.
Ho la pelle impregnata di sogni; un profumo che si diffonde nel cuore, contrastando gli afrori del quotidiano vivere.
I sogni sono come una verità nascosta.
Chi non sogna non potrà mai cambiare nulla. Sognate.
I sogni sono come la droga, non ti consentono di vedere le cose per come sono. Credo sarebbe un affare aprire un centro di recupero per i sognatori cronici.
Lasciamo ibernare sotto la neve i nostri sogni. Quando tornerà il sole, forse, germoglieranno.
I sogni diventano immaginazione quando sono conservati dentro i sogni stessi. È quando diventeranno realtà, saranno il punto di partenza di un altro giorno ancora d’abbracciare.
Nella vita alcuni sogni possono diventare realtà, ma la realtà stessa può essere vissuta come un sogno se la si affronta con la vicinanza di qualcuno che la rende tale, che la rende magica…
Vivo in un incubo, muoio in un sogno.
Coltivo un sogno abitato da solitudini.
Mi sono sempre chiesto se è possibile fare un sogno, dove colui che sogna non ne fa parte. A me non è mai capitato, a voi?
Potrei parlare ore della mia vita, ma come quella di molti altri mi ha deluso, messo a terra, mi ha spezzato le ali e i sogni ma una cosa non è mai riuscita a farmi: a togliermi la voglia di viverla!
Il mio sogno non è un sogno comune, un sogno come altri, il mio è semplicemente un sogno fecondo di felicità.
Una volta avevo un sogno, non ricordo quanto tempo sia passato da ché l’ho lasciato li, chiuso dentro un cassetto ad aspettare che io me ne ricordassi, che come una volta io credessi in lui. Rincorriamo i sogni per cosi tanto tempo, e poi? Alla fine, quando ci sembra che siano diventati irraggiungibili ci rinunciamo con tale facilità da non ricordare neppure il motivo per cui avevamo cominciato a credere che quel sogno potevamo farlo nostro.
I sogni devono essere eccessivi, sempre. Ci penserà la realtà, poi, a ridimensionarli.
Non appoggerò i piedi su Marte: non calpesterò il sogno.