Vincenzo Costantino – Solidarietà
Ci sono cose in questo mondo che puoi capire solo dopo aver dato il massimo di te stesso e non aver ricevuto nulla.
Ci sono cose in questo mondo che puoi capire solo dopo aver dato il massimo di te stesso e non aver ricevuto nulla.
Siate luce agli altri, siate conforto, il vostro amore abbondi e riduca in ombra la diffidenza!
Il razzismo è l’espressione indignitosa di quest’umanità, incapace di vedere oltre, daltonica nello sguardo e priva d’amore nel cuore.
Vorrei dire una cosa sulle persone con handicap: non parlate a loro come se non ci capissero, hanno un cervello migliore del nostro e sono molto intelligenti. Dobbiamo trattarli nello stesso modo in cui trattiamo una persona senza handicap fisici, possono non avere le gambe, possono essere autistici, down, ma hanno un qualcosa in cui noi siamo carenti, l’umanità e la dolcezza d’animo e le istituzioni devono sostenerli in tutto, anche aiutando le famiglie economicamente.
Non farti inglobare da chi porta buio nella tua esistenza, e non credere che sia un sacrificio necessario; l’unico sacrificio è essere se stessi e mostrare a quel timido nocciolo un pizzico della tua luce per aiutarlo a fiorire.
A volte fare del bene non è solo un atto di carità verso il prossimo, a volte fare del bene aiuta anche noi e la nostra anima, ci dimostra che possiamo essere ancora umani verso chi ne ha bisogno.
Tutti sono abituati a misurare secondo il proprio metro. Ci vorrebbe più delicatezza nei confronti di quello che è importante per gli altri. Ci vorrebbe più cura per ciò che non è nostro.
Namastè, a chi di ogni giorno fa il suo giorno, speciale.Namastè alle donne, che nostro malgrado, sono la parte più bella di questa umanità.Namastè, a chi non guarda al colore della pelle, ma vede negli altri molteplici universi per infinite opportunità.Namastè, a chi non ci vuole stare e ha deciso di lottare, proprio mentre tutti se la danno a gambe.Namastè, per chi ha il coraggio di dire sempre e comunque la verità, perché chi dice il vero è una persona giusta.Namastè, a mani unite, col capo chino, a chi va in fondo alle cose, perché non sempre ciò che si vede, è.Namastè, per chi ha capito tutto di me e anche per chi non ha capito nulla, ma si sforza di comprendere e nonostante tutto, rimane a farmi compagnia.
La razza umana? Che il buon Dio ce ne scampi, in un modo o nell’altro. Tengo duro e aspetto di morire. Che dire, si vive un giorno alla volta, e non è mai stato facile. Teniamo duro.
Contro l’accanimento terapeutico: farmaci spezzavita.
Anche la natura nella sua indole nasconde tutta la sua crudeltà, è doveroso da parte nostra stringerci a questa popolazione e dare il nostro conforto spirituale e materiale. Una preghiera per tutti i bambini del Nepal.
Non basta fare delle donazioni in denaro per esprimere solidarietà, che spesso qualcuno scambia come elemosina. Solidarietà significa sopratutto condividere, appoggiare, sostenere, donarsi per chi ne ha bisogno.
Le mani non sono state create per toccare le cose, ma anche per toccarsi quando occorre conforto!
Un tocco gentile, quel tocco che rallegra il cuore che è l’essenza di gratitudine.
Le disabilità sono un problema per chi le vive ancor di più per chi non le capisce.
Toccarsi, sfiorarsi, un bisogno di chi si sente solo.
Siamo piccole barche in un grande mare di difficoltà, siate selettivi nel parlare con gli altri dei vostri problemi, alcuni saranno piccole isole su cui approdare, molti sono come scogli nascosti, pronti a minare la vostra stabilità!