Sonia Regis – Acqua
Acqua sorgiva che sgorghi dal più profondo della terra purifica questo mio cuore colmo di questa sporca confusione perché nel sentirmi solo possa ritrovare me stesso.
Acqua sorgiva che sgorghi dal più profondo della terra purifica questo mio cuore colmo di questa sporca confusione perché nel sentirmi solo possa ritrovare me stesso.
Il monte mi ha accolta e serbata per farmi tornare alla vetta a suggerirti che le umili cose sono spesso le più preziose.
Il mare è l’acqua più pura e più impura: per i pesci essa è potabile e conserva loro la vita, per gli uomini essa è imbevibile e esiziale.
Quando la pioggia bagna il mare un gabbiano vola sempre verso il sole.
Quando tutto va male, molto male, cibarsi della sventura altrui è come bere da una…
Sei proprio come questo mare: immenso ed arcano, che sempre lo senti dire un suo misterioso profondo, che capisci, ma non sai ridirtelo a te stesso con parole comprensibili e determinate; questo mare che ora è calmo ed a stento lo odi ora ansare sulla riva e sembra che sogni, e dopo poche ore è tutto tribulato ed ansimante e appassionato, e non sai il perchè… ma calmo o agitato, silenzioso o irato, il mare ha ogni giorno ed ogni istante un minimo comun denominatore, un significato base unico ed inesorabile, che è la sua grandezza: il senso travolgente di una immane aspirazione all’infinito, al mistero infinito.
Io sogno di appartenere al mondosogno di tuffarmi nel fiumee divenire acqua.