Giovanni Govoni – Sorriso
Sorridere a volte è un bluff. Una tattica ardita, con la quale si prova di superare le avversità della vita.
Sorridere a volte è un bluff. Una tattica ardita, con la quale si prova di superare le avversità della vita.
Il tuo sorriso è il porto dal quale salpano tutti i miei desideri.
Il tuo sorriso solo per pochi, perché la moltitudine, fin troppo spesso, dimostra di non meritarselo.
Scambiarsi un sorriso lo trovo uno dei gesti più intimi. È un denudarsi. È come dirsi: “Adesso conosci le mie paure, non ferirmi”.
Ci sono sorrisi che diventano opachi quando smettono di specchiarsi in certi occhi.
I sorrisi più belli sono quelli che germogliano da una terra valicata dal dolore. Sono i più autentici e sembrano dire: “io ce l’ho fatta”.
Il tuo sorriso è l’amore più bello.
Il tuo sorriso mi scalda il cuore, mi avvolge l’anima di gioia, il tuo sorriso risplende d’amore colora d’emozione, il tuo sorriso è la mia primavera che sboccia sul viso. Sì, il mio sorriso sei tu.
Il sorriso è bellezza, soprattutto quando vince sulla cattiveria.
Voglio essere arrestata per eccesso di felicità.
Quando le cose sono forzate, alla lunga diventano naturali. I sorrisi, per esempio.
È bello sentirsi abbracciati dal tuo sorriso, ed essere baciati dal dolce fiorire delle tue labbra.
Un sorriso di un momento, l’eternità del ricordo che delinea quell’anima speciale, quel cuore che ignaro delle difficoltà, trova infinita energia nell’aiutare il prossimo, mai cadrà, sarà sempre lì con la stessa forza che lo ha fatto nascere.
Io sono uno che guarda tutti. Forse perché sono straniero e voglio farmi accettare. Infatti molti capiscono male quando sorrido. Ma il problema è vostro, che avete paura della gente che vi sorride e pensate subito a un secondo fine.
L’ipocrisia del sorriso si legge negli occhi.
Tutti dicono che per farla innamorare dovrei farla ridere, ma nessuno sa che quando ride sono io che, ogni volta, mi innamoro.
Il riso dicono che abbondi sulla bocca degli stolti, ma è solo perché deridono sempre gli altri e mai se stessi.