Alessandro Ammendola – Speranza
Anche nelle avversità più estreme, può nascere il fiore più bello.
Anche nelle avversità più estreme, può nascere il fiore più bello.
Riporre aspettative nelle persone che appena conosciamo è un errore che si paga a caro prezzo. Impariamo a ragionare prima di tutto con il cervello poiché il cuore si lascia abbindolare facilmente.
Forse succede davvero così: quando si smette di sperare, è proprio allora che succede qualcosa.
Spalanchiamo la porta al nuovo giorno e lasciamo che la speranza prenda vita nel nostro respiro.
Se non fosse per quello che ci fa restare in vita legato ad ogni nostra minima speranza, non avremmo possibilità nemmeno per un attimo di sentirci chiamati per vivere ed esaudire una piccola parte dei nostri sogni.
La speranza è quell’arma che, consegnata nelle mani del condannato, gli fa credere che fino all’ultimo secondo possa esserci qualcosa che possa cambiarne la sorte; consentendogli, di salire tranquillo i gradini del patibolo.
La speranza è l’inganno più atroce, perché protrae silenziosamente il dolore dell’uomo.
Non tornare passato, per te non c’è più posto.
Dobbiamo ancora credere ai nostri sogni, alle speranze, ad un domani migliore. Dobbiamo credere ancora, perché arriverà quel giorno, dove tutto sarà più semplice e meno complicato.
Dopo che si nasce, viviamo con la speranza di non morire mai.
La speranza, è qualcosa che non si può comprare e che nessuno dovrebbe mai perdere, perché è la forza motrice della vita, senza la quale qualsiasi azione diviene un’ardua impresa. È come il tempo, se qualcuno te la riesce a donare ti offre qualcosa di prezioso e unico.
C’è una luce sottile che riflette da un cuore che ama: la speranza che ogni giorno qualcosa di buono succederà.
C’era una volta un bel gruppo di persone che si svegliavano felici di iniziare un nuovo giorno nonostante tutto. Non condividevano ogni loro passo online e non avevano tante risorse che oggi ci sono, ma erano più vivaci e amavano il sole, le belle giornate e l’aria aperta. Oggi spesso non è più così ma tu, sole mio, sappi che sei importantissimo, quando sorgi, quando tramonti, non c’è occhio che non si staccherebbe da qualsiasi smartphone, tablet o pc solo per ammirarti. Quindi dormi bene, caro sole, e domani illuminaci ancora con la speranza di un nuovo dì.
Un uomo senza speranze è come un angelo senza ali, perché non riesce a volare al di sopra delle proprie amarezze.
Non chiedo la luna, solo un pizzico di fortuna.
La tua forza è in questo: ricominciare, sempre.
Cos’è la speranza se non un campo arido in cui, guardando oltre, vedremo spuntare germogli e nel tempo piante che daranno i loro frutti.