Sara Brillanti – Sport
Quando lo sport è la tua vita o ci muori o ne muori. Te ne andrai comunque con lui a fianco.
Quando lo sport è la tua vita o ci muori o ne muori. Te ne andrai comunque con lui a fianco.
Forza e Resistenza. Attraverso le mie fragilità e impervie difficoltà che la vita mi ha riservato ho costruito la mia forza e la mia resistenza.
Soltanto gli stupidi misurano la forza con il fisico.
Credo che non mi stancherò mai della Pallavolo: è uno dei pochi modi che ho per dimostrare quello che valgo.
Il calcio è una droga e io ne sono dipendente.
Se vuoi vivere la vita la devi vivere con il calcio, sennò, secondo me, la vivi a metà.
Se da bambino mi fossi scritto una storia, la storia più bella che mi potessi immaginare, l’avrei scritta come effettivamente mi sta accadendo.
Nel calcio non c’è cosa più bella dell’amore verso la propria maglia.
Perché recitare, fingere di essere quello che non sono non fa parte del mio sangue, io sono quello che la gente vede, senza filtri né maschere. Perché lo so bene che nella vita, come nel calcio, i palloni gonfiati fanno poca strada.
Si dice che lo sport più popolare in Italia è il ciclismo, perché lo capiscono tutti e non si paga per vederlo. La politica in Italia, invece, ci tocca pagarla e vederla per forza e neanche si capisce.
Ho tanta rabbia dentro per come sono stato cacciato da Lotito. Gli ho regalato due anni, nei quali non prendevo nemmeno i soldi. Uno come me, che ha fatto di tutto per restare legato alla squadra, è stato ricattato per andare via. Sono stato “minacciato” anche nel periodo in cui mi allenavo fuori rosa. Nell’ultima giornata della stagione 2004-2005, dopo 10 anni di Lazio, mi è stato impedito di fare giro di campo per salutare i tifosi e sono dovuto andare io in curva. Investimenti non ne vuole fare e tutti i laziali man mano sono stati mandati via. Sta togliendo la lazialità. Si parlerebbe troppo di Peruzzi, Di Canio, Negro e poco di Lotito.
La vita era un pasticcio della malora… Una partita di rugby con tutti fuori gioco e senza arbitro: ognuno persuaso che l’arbitro sarebbe stato dalla sua parte.
Brutta tegola per l’Inter: durante i festeggiamenti per lo scudetto Recoba ha riportato uno strappo ai flessori. Starà fuori due mesi.
Larry Bird lanciava semplicemente la palla in aria, dopodiché ci pensava Dio a spostare il canestro sotto per farla entrare.
Just do it!
Il portiere, in partita, è come un rigorista. Deve avere la mente libera, svuotare ogni tipo di pensiero ed acquisire freddezza. In rapporto con un rigorista: ogni parata fatta equivale ad un rigore segnato, ma ogni gol preso ad un rigore sbagliato.
I gesti del nuoto sono i più simili al volo. Il mare dà alle braccia quello che l’aria offre alle ali; il nuotatore galleggia sugli abissi del fondo.