Andrea G. Pinketts – Stati d’Animo
Il dolore è sordo, il dolore è muto. Il dolore è sordomuto. Sordo perché ascolta solo se stesso, muto perché non ci sono parole che possano parlarne.
Il dolore è sordo, il dolore è muto. Il dolore è sordomuto. Sordo perché ascolta solo se stesso, muto perché non ci sono parole che possano parlarne.
Le cose più belle di questo mondo sono come breve sogno.
La speranza è un seccatore indiscreto di cui non ci si può liberare, è un amico attaccabrighe che ha sempre la ragione dalla sua parte, è un astuto traditore più perseverante perfino dell’onestà.
Non sempre si può giudicare l’intensità del dolore dalle grida.
Nella solitudine puoi ascoltare il melodioso silenzio che ti dona il tuo essere puro.
E se sarai solo, sarai tutto tuo.
Il pregiudizio è un vagabondo senza mezzi visibili di sostentamento.
È il momento propizio per afferrare una delusione.
Il rimorso è come vedere il cielo ed essere all’inferno.
È un sentimento che sta a metà strada fra il beneficio ricevuto e quello previsto o atteso.
Penso che quando il dispiacere di avere cinquanta anni colpisce, si ha solo il desiderio di stare a casa e fare un bel pianto.
Una lacrima squarcia il mio viso…una, solo una basta a racchiudere tutto l’odio di cui è intriso il mio cuore…
La gelosia è come il fuoco: può accorciare le corna, ma le fa puzzare.
Poi stima il mio ingegno e le mie capacità più del mio cuore, che pure è il mio unico orgoglio, la sola sorgente di tutto, di ogni mia forza, di ogni felicità, di ogni sventura. Sì, quello ch’io so chiunque lo può imparare… ma il mio cuore non l’ho che io.
La solitudine è una condizione, che esclude qualsiasi contatto, voluta o meno, priva del conforto, delle amicizie, l’amore… è una condanna ad una intollerante sensazione di inutilità!
Non si adombra al variar del tempo l’uomo, che ha visto il suo sole sorgergli nel petto. Non cambia umore al soffiar della tempesta, è eterna la primavera che lo riguarda, e quant’anche l’occhio vagherà per le buie vie, egli troverà in se riparo e conforto al tepore del suo cuore.
Brinda con noi e corri felice, scalzo verso la libertà.