Eleonora Quadrini – Stati d’Animo
Le urla sì, fanno paura, ma il silenzio, Dio, il silenzio mi terrorizza. Il silenzio mi congela, mi fa rabbrividire e mi fa venire voglia di urlare.
Le urla sì, fanno paura, ma il silenzio, Dio, il silenzio mi terrorizza. Il silenzio mi congela, mi fa rabbrividire e mi fa venire voglia di urlare.
Abbraccia le tue emozioni, perché quello ti dà vita.
L’abbraccio unisce due mondi diversi e li veste con gli abiti del silenzio.
Non c’è peggior tenebra che il grigio del giorno, nel sole e nel cuore, sciamano guidami tu verso la luce.
Le parole a volte sono come macigni, e ti abbattono se non sei forte come il marmo.
Chi non sa amare, sa solo ferire.
L’attesa è fatta di emozioni.
Tanti di noi portano dentro fardelli di dolore, ma ci saranno anche briciole di felicità e sono proprio queste briciole che ci danno la forza di andare avanti.
Il dolore è parte integrante della nostra vita, lacrime, sorrisi ed amore. Un cerchio infinito che c’imprigiona.
Appartengo ad un’antica stirpe di viaggiatori. Anche io, solitario, mi incammino. E in ogni luogo riconosco i volti dei miei avi; negli intricati disegni sulle cortecce degli alberi, nelle sagome imponenti dei monti. Ogni ruscello sussurra i loro nomi gloriosi, la loro empia voce nel vento segna il mio cammino. Un solo viso mi è estraneo, riflesso nelle calme acque in cui mi fermo a specchiarmi. Pare il volto di uno sconosciuto, odioso compagno. Eppure ero sicuro di essere partito solo. Senza meta vago inseguendo quel riflesso, vago nella speranza di scoprire, un giorno, a chi davvero appartiene quel volto che mi rifiuto di dire mio. Mi incammino, per i mille tramonti a che verranno alla ricerca di un’identità.
Le tue parole sono tagli sulla mia pelle, che fanno male.
Essere se stessi sempre è una conquista dell’anima sul raziocinio, potrai camminare a testa alta tra la gente.
Di sera, quando i suoni si smorzano, e resti solo con i tuoi pensieri, è il momento in cui ti confronti con la tua anima, percependo quelle piccole ma grandi sfumature del percorso della tua vita.
Chiesi un dono questa notte. Non parlava di pace e serenità. Non chiesi amore, non volevo ricchezza. Chiesi che per un solo giorno la mia anima fosse libera dal dolore.
Non c’è modo d’essere se non esisti. Il buio ha stretto la mano al nulla, e la follia regna nella mente consapevole che non ha limiti.
Mi sento un mendicante che non chiede denari, ma elemosina amore.
E mi rendo conto che non sono mai stata così bene. È bello usare il tuo nome quando scrivi qualcosa, non serve più che mi nasconda. Questa è libertà. Tu non sai il gusto che ha, continua a nasconderti, io ora posso essere. Alla fine questa sono io.