Maria Petrisi – Stati d’Animo
Sono un frammento d’amore inesploso. Non sono un poeta. Sono soltanto il mio bisogno di amare.
Sono un frammento d’amore inesploso. Non sono un poeta. Sono soltanto il mio bisogno di amare.
Dicono che il tempo è la migliore medicina, sana tutte le ferite. Per rimarginare questa mia ferita ci vorrà molto tempo ancora, tante e tante volte sanguinerà, lasciandomi pesta e dolorante, con il cuore colmo di malinconia, con la mente piena di ricordi. Con il passare del tempo, il dolore andrà via via scemando, si addolcirà lasciando il posto alla dolcezza delle emozioni.
Quando ti stanchi di non ricevere mai nemmeno un abbraccio, smetti anche di cercarlo e fai in modo “di bastare a te stesso”. Quando trovi qualcuno che senza parlare te ne dona uno, inaspettato, sentito, hai paura di capire quale possa essere il prezzo che dovrai pagare. Perché ci si abitua a tutto e poi si diventa diffidenti.
Sono fatta male lo so, ma preferisco stare sola che occupare quel posto vuoto per paura della solitudine. Non mi serve un rimpiazzo. Mi servono amore, attenzioni, dolcezza e una persona da amare e che mi ami. Se questo non esistesse preferisco la solitudine che stare male a vuoto. Onestamente non mi piace elemosinare emozioni.
Non temere la perdita di una persona che non è in grado di comprendere quello che gli offri, perderai il nulla, e per il nulla non ci si rammarica.
Mi tengo dove nulla si sostiene.
Vola alta sul mare l’anima, insieme ad un volo di gabbiani all’alba, osservando lo spettacolo della natura che si risveglia ai primi raggi di sole.
La purezza in ogni parola, la dolcezza di uno sguardo sincero, la tenerezza di una carezza sul viso, tutto questo è pieno di significato. Sublimi emozioni, sentimenti puri che porteremo con e dentro di noi per sempre.
Quando nasce la mia indifferenza, è solo perché muore l’incanto di chi ha voluto farmi credere ciò che in realtà non era.
Le emozioni, quando ti prendono, ti entrano nel cuore e si cullano nell’anima.
Non ho notizie delle mie bozze emotive. L’inchiostro è un grumo che aspetta di fluire rosso.
Ho un interminabile silenzio da vivere.
Cosa voglio per me stessa? Niente apparenza, ma due occhi ed un sorriso che fanno rumore.
È dolce un abbraccio che ti scioglie l’anima, non hai più voglia di separartene, perché ti senti lì sulle vette del mondo, e non ti va di scenderne.
Salvami dalle mie paure. Non chiedo altro.
In questo periodo la mia pazienza è in viaggio verso mete lontane.
Abbiamo paura del “domani” perché il “presente” non ci soddisfa nemmeno lontanamente.