Stefano Andreani – Destino
Tutto passa prima o poi, è solo questione di tempo, anche se per alcune cose ci vuole tutta una vita.
Tutto passa prima o poi, è solo questione di tempo, anche se per alcune cose ci vuole tutta una vita.
Tempo aggredito, rapito, assoggettato, nelle strade cambiate dalla mano che tutto prende. Ecco il millennio dell’infinito: Cristo ha vinto. Le sue risate di vittoria riecheggiano nello spazio introverso, tra le mura dell’interminabile prigione, l’amara conquista di specchi e di vite replicate sino all’uno finale, dove non resterà altro che non somigli a se stesso, fino ad annullarsi. Assoggettando tutti gli elementi in un grido disperato di morte, re infelice e vittorioso che tutto ha conquistato, niente ha avuto. La mensa è vasta quanto l’universo fino ai suoi limiti. La mensa è l’universo, che sembra dilatarsi nell’immortalità immorale, a prezzo dell’anima. E all’estremo, finirà nel silenzio di conquiste e mattanze lontane di mondi ancora ignari.
L’unico passato che ricordo è il futuro.
Accade inaspettatamente che un posto diventa a nostra insaputa l’inizio di una favola, di una storia, di un amore traboccante, travolgente, e noi non siamo più quelli di prima. Forse non eravamo noi ad aspettare in quel posto, era quel luogo che aspettava noi per unirci, per farci amare all’infinito!
Due innamorati potrebbero sostenersi lo sguardo oltre l’infinito dei loro sogni.
Ci vuole coraggio per mettere alla spalle il brutto destino affrontato e tornare a guardarlo con occhio vincente.
Spesso è inutile essere puntuali: il destino è sempre più veloce.